(DIS)ABILITA': gli ostacoli nella vita non si evitano, si attraversano, trasformandoli e così superandoli.
Per la strada vidi una ragazzina che tremava di freddo,
aveva un vestitino leggero e ben poca speranza in un pasto decente.
Mi arrabbiai e dissi a Dio:
"Perchè permetti questo? Perchè non fai qualcosa?".
Per un pò Dio non disse nulla.
Poi improvvisamente, quella notte rispose.
"Io ho fatto qualcosa: Ho fatto te".
Anche quest'anno sono stata chiamata, per il consueto servizio fotografico presso la struttura R.S.A La Risaia per la festa "Risaia Aperta". Tutto il paese è stato invitato per festeggiare la struttura.
Sono sincera, sto vivendo un momento particolare della mia vita, dove mi sto chiedendo cosa "conta veramente nella vita". La Vita è un Futuro che appare lontano, ma avanza rapidamente, sto capendo che occorre prendersi il giusto tempo per vivere, per essere felici, prima che sia troppo tardi.
A questo proposito mi viene in mente, un passaggio del libro si Sergio Bambarén "L'onda Perfetta" che dice:
Ci siamo messi talmente sotto pressione per raggiungere il successo che abbiamo trasformato la felicità in una delle tante cose che dobbiamo possedere. Cosi la rincorriamo, condendola con la ricchezza e il prestigio, senza renderci conto che chi ha già conquistato entrambe non è detto che sia felice..."
...Questa sete incontenibile si chiama avidità, amico. Non ci si accontenta mai. E quando all'improvviso ci si accorge di ciò che si è fatto della propria vita, di solito è troppo tardi per correre dietro a quello che si vuole realmente. "Ricorda che si vive una volta soltanto"...."Devi imparare a fare distinzione fra le cose che t'aiuteranno ad arricchire la tua vita e quelle che invece di daranno soltanto un momentaneo appagamento, perché presto o tardi scoprirai il prezzo che hai dovuto pagare per i tuoi status_symbol è stato di gran lunga superiore alla felicità che essi hanno saputo darti"....
Forse per qualcuno questo passaggio, potrà sembrare fuori luogo, invece per me non lo è affatto. Ancora guardando una volta i loro volti, i loro sorrisi, e in alcuni sguardi spenti o persi nel vuoto a causa di malattie, viene molto da riflettere sulla nostra esistenza.
Trascorrendo con loro una giornata, ho visto il mio futuro, e da quello io non posso sottrarmi, sempre a Dio piacendo, perchè io posso ipotizzare i miei progetti, ma alla fine dovrò obbedire ai suoi.
Per quanto riguarda la "Felicità", ho di nuovo incontrato persone, che con poco, sanno essere "Felici" e rendono felici gli altri, strappando loro con prepotenza sorrisi e risate. Si mettono in gioco, si mettono lì, inventano, creano, fanno le macchiette, si improvvisano attori, e vi dirò alcune di loro, potrebbero davvero avere successo come la coppia "Les Madames Gina e la Pina", due donne che se ne fregano altamente di essere giudicate, si mettono in gioco, si travestono, si colorano, e si buttano nella mischia a strappare quei sorrisi tanto attesi e inattesi.
Anche io ho riso, e vi dirò, ho riso ancora a casa riguardando le foto. Vi confesso che è stata una risata spontanea venuta dal cuore, in quel momento guardandole è sparito dalla mia mente qualsiasi pensiero. La loro spontaneità è stata davvero contagiosa.
Quindi ancora una volta rifletto sull'operato di chi vive questa realtà tutti i giorni. Dare a chi necessita d'aiuto un pezzetto si sé. Tendere una mano con cuore e professionalità non è cosa da poco.
Vero è un lavoro, e come tutti i lavori viene pagato, ma se questo lavoro non viene fatto con la "Passione", tutto cade e tutto diventa inutile, allora si, in questo caso si diventa solo dei "Numeri qualsiasi".
La sensazione che io vivo quando sono con loro, è che entrambe le parti "Ospite" e "Operatore" hanno bisogno uno dell'altro, completandosi a vicenda e questo lo potete vedere voi stessi, dalle numerose foto che ho scattato.
E' stata una bellissima giornata, tutti hanno partecipato, tutti erano lì, tutti hanno contribuito con poco o tanto, alla realizzazione di questo evento, e questo è quello che conta più di tutto.
Prima di lasciarvi alle consuete ed interminabili immagini, vorrei ancora una volta ringraziare il Sig. Antonio Musto Presidente della Cooperativa, alla Sig.ra Rosy Fontana Coordinatrice della struttura C.R.M "La Risaia" e a Gigliola Gigli che mi propone sempre come fotografa.
Ancora grazie...
Katia Verza
Foto Autore: Katia Verza
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