Una mattina ti alzi, e senti che hai il bisogno di cercare qualcosa, un qualunque cosa che ti faccia capire di fare parte di questo mondo...
Quindi cosa ho fatto, ho preso la mia macchina fotografica, e mi sono diretta verso Pavia, in centro.
Quasi deserta essendo la seconda settimana di Agosto, ma non per questo non piacevole, perchè la calma ti porta ad osservare quello che ci circonda, quello che hai dentro.
Infatti molto spesso vorrei possedere la calma di un'Alba, con la sua lentezza nel sorgere, nel cambiare i colori sulle cose dove si posano i suoi raggi, vedere il cielo cambiare lentamente di colore, fino a diventare quella luce intensa che ci illuminerà durante una qualsiasi giornata della nostra vita, bella o triste che sia.
Guardo le persone, per la maggiore hanno in mano un telefono, e non si accorgono affatto di quello che gli sta attorno, nemmeno della persona che hanno seduta accanto, o di un papà che legge una favola al proprio figlioletto.
Non si accorgono dei personaggi buffi, originali, quelli che ti strappano un sorriso senza nemmeno che se ne accorgono.
Persino in Chiesa, nella bellissima chiesa centrale di Pavia, la gente prega con il telefono in mano.... un breviario tecnologico.
Cosa cerco? Forse cerco un pò di empatia, un pò di sincerità in questa epoca fatta di "superficialità", di "esteriorità", di "vigliaccheria" e di "silenzi", quei silenzi che piano piano ti allontanano senza darti alcuna spiegazione.
Qualcuno scrisse che il "silenzio" faceva molto più rumore di mille grida o di mille parole, invece oggi giorno, il "silenzio" ha un nuovo ruolo, quello di allontanare le persone, senza dir loro qualunque cosa, e tu rimani lì, a bocca aperta, con il rischio che un mosca ti ci si posi dentro.
E dentro di te senti uno strano "vuoto", allora corri a cercare qualcosa, in mezzo alla gente... ma in qualche modo ne rimani delusa. Solo i bimbi e i "vecchi" se la ridono. I primi perchè non sanno ancora cosa gli aspetta, e i secondi, perchè sanno cosa gli aspetterà.
Con nostalgia ridono di quando erano giovani, magari sbirciano da sotto gli occhiali da sole il passo ondeggiante di una bella donna, e ricordando i bei tempi andati, magari qualcuno ricorda un'occasione persa, una scelta non presa, la fortuna di aver incontrato la donna giusta, oppure quella sbagliata, o una donna lasciata...senza un perchè, oppure parlano di calcio, dei nipotini, della pensione, mentre quelli che sono un pò più agiati parlano di vacanze, di barche, di isole esotiche...ma anche loro sembrano in corsa con il tempo..
Riflettendo su tutto questo, ci si accorge forse troppo tardi che con la stessa calma dell'Alba di quel mattino, il tempo scivola via, senza che noi ce ne accorgiamo perdendoci in sciocchezze, tralasciando i veri sentimenti, le vere occasioni, le vere persone...anche se quali sono i veri sentimenti? le vere occasioni? e le vere persone?
Mi godo ancora un pò Pavia, e poi torno a casa... lentamente...
Katia Verza
Autore Foto: Katia Verza
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